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La regione di Dernis è anche conosciuta per il gran numero delle fortificazioni le quali "stanno alle vedette" ai canyon di fiumi Krka e Čikola. Benché alcune datano dal periodo più anteriore, possiamo dire che queste fortificazioni fanno parte del sistema delle fortificazioni costruite dai principi croati e bani Nelipić – padroni medievali della regione di Knin, Dernis e Cetina. Costruivono le fortificazioni per proteggere i loro possedimenti dal gran numero di nemici. La dominazione dei bani Nelipići è particolarmente visibile dopo il 1322 (caduta di Mladen II Šubić) e 1324 (vincita ai cittadini di Bribir nella lotta vicino Tenin). Vie che portano a suddette fortificazioni di Ključica, Kamičak, Bogočin, Nečven e Trošenj non sono ne assicurate ne le fortificazioni sono adatte per ricevere visitatori. La unica fortificazione adatta per la ricevuta dei visitatori e Gradina, sopra Drniš.
GRADINA (CASTELLO DI DERNIS)
È l’area più antica della città di Dernis dove, stando alle ricerche e alle rovine archeologiche, si ritiene sorgesse il villaggio del castello, durante l'età del bronzo. Sono stati individuati anche i resti di un altro edificio, anch’esso probabilmente risalente all’antichità. Il Castello è stato eretto nel Medioevo, tuttavia si sono conservate fino ad oggi solo le rovine della sua parte meridionale. I resti del Castello, va ricordato, sono quelli che oggi dominano la città e che costituiscono il suo simbolo. Si ritiene che il complesso facesse parte di un sistema di fortificazioni appartenente alla famiglia Nelipić. Si tratta delle fortificazioni che, ancor oggi, sono visibili nell’area dei fiumi Krka e Čikola; di quel sistema facevano parte anche Ključica, Kamičak, Bogočin-grad e Nečven.
Con l’arrivo dei Turchi, questa fortificazione medievale viene rinnovata, mentre la vita della località si sposta nel suburbio (sub urbum) dove, ancor oggi, è situato il cuore cittadino. Quando arrivano i Veneziani, il comandante e provveditore generale Leonardo Foscolo, nel timore di una nuova invasione turca, “rinforza e allarga” il Castello, utilizzando nuovi sistemi di costruzione.
Poiché la funzione del Castello, fino al XIX secolo, era stata difensiva, una volta allontanate le minacce di una guerra, la costruzione perse il suo scopo originario. In seguito, la pietra lavorata e impiegata nella costruzione del Castello, fu riutilizzata a Dernis e suoi dintorni per la costruzione di nuovi edifici e abitazioni.
KLJUČICA O KLJUČ
Ključica fu eretta sulla parte destra del canyon del fiume Čikola, nell'area del villagio Ključ di Miljevci, da bani Nelipić nella prima parte del 14o secolo. Il loro scopo era di controllare il commercio veneziano da Sebenico ed entroterra e Bosnia. A Poljšica, come in quel periodo si chiamava Čikola, c'era un ponte dove i bani Nelipić incassavano i dazi doganali. Siccome gli abitanti di Sebenico erano estremamente insoddisfatti con l’obbligo di pagare dazi ed hanno iniziato un conflitto nel quale gli abitanti di Sebenico conquistarono e bruciarono Ključica. Dopo tantissimi conflitti con gli abitanti di Sebenico, nel 1343 i bani Nelipić accettano di crollare la fortificazione Ključica.
Però, il crollamento del fortificazione non è mai successo; anzi, i bani Nelipić costruirono le nuove fortificazioni. Durante il tempo il potere della linea di Nelipić diventava più débole e la fortificazione Ključica, per la sua posizione strategica, creava grandi problemi ai Veneti. Nel 1450, i Veneti hanno offerto al bano Talovac di distruggere Ključica per 1000 ducati, e se lo lascia ai sùdditi della grande Venezia (gli abitanti di Sebenico) che glielo pagheranno 200 ducati. Questi conflitti sono stati sospesi col arrivo dei Turchi i quali risièdevano a Ključica dal 1546 al 1648. Dopo di loro, nel fortificazione Ključica non viveva più nessuno, mentre la fortificazione di Ključica oggi è registrata come monumento culturale. Nello stesso tempo, Ključica è la più grande e miglior preservata fortificazione medievale della regione di Dernis.
KAMIČAK
Poiché la fortificazione è molto devastata ed oggi disponiamo delle rimanenze di architettura medievale poco preservate, la fortificazione Kamičak, secondo le descrizioni dei frati dal 19o secolo, sembrava un nido di aquila. Kamičak è situato sulla sponda sinistra del fiume Krka, tra la cascata di Roški slap e lago di Visovac.
Da queste parti provvengono i principi Nelipić, discendenti della famiglia Svačić. Il popolo molto spesso chiama questa fortificazione Utješinovića grad (città della famiglia Utješinović) perché nel 15o secolo, gli Utješinović erano i proprietari di Kamičak. Sotto Kamičak si trovano i resti del palazzo dell'ultimo re croato, Petar Svačić. È nato in questa città fortificata, presso il villagio di Miljevci, Brištane. Kamičak è stato distrutto nel 1522, dopo la conquistazione dai Turchi.